Cresce il numero delle famiglie che rinunciano alle cure mediche perché troppo costose.
In questo articolo, riportiamo i dati relativi alle ultime ricerche in materia e prendiamo in esame le possibili soluzioni per ammortizzarle.
Secondo l‘ultimo Rapporto ISTAT sulla spesa media mensile per consumi delle famiglie residenti, pubblicato nel 2021 e con dati relativi al 2020, si evince che la spesa media mensile per cure sanitarie si attesta a circa 108 euro/mese a famiglia, in lievissimo calo rispetto agli anni precedenti, anche se vista la particolare situazione pandemica ed i vari lockdown, con interruzione anche delle attività sanitarie di routine, il valore resta ancora molto alto e sembra mascherare, nella realtà, un ennesimo aumento di spesa per i cittadini.
110 euro/mese corrispondono a circa 1300 euro l’anno a famiglia per le spese sanitarie. Tale valore è da considerarsi elevato soprattutto se si tiene in considerazione che in Italia esiste il Servizio Sanitario Nazionale pubblico che dovrebbe erogare prestazioni gratuite, o comunque a prezzi molto contenuti, a tutti i cittadini. Inoltre, sempre dal rapporto ISTAT si evince che circa il 15% degli intervistati ha dovuto ridurre la spesa sanitaria, spesso a causa dell’impossibilità a far fronte alle spese mediche.
Ricordiamo, inoltre, che il dato ISTAT è una media fra tutte le tipologie di nuclei familiari, inclusi i single. Nella realtà, le spese mediche hanno un importo nettamente maggiore in caso di famiglie con minori a carico o in presenza di anziani e ultrasessantenni. In queste situazioni, infatti, il ricorso alla diagnostica preventiva e alle spese per dispositivi medici e visite specialistiche è molto più frequente, con un notevole aggravio sulle tasche delle famiglie.
Vediamo quindi nel dettaglio a cosa è attribuibile la spesa sanitaria delle famiglie e cosa si può fare per evitare dei costi così elevati.
Le spese sanitarie delle famiglie italiane sono in aumento
Nel report ISTAT che abbiamo citato, risulta evidente che gli Italiani spendono una cifra mensile considerevole per
- acquisto di medicinali
- visite ed esami diagnostici (periodici o occasionali)
- piccoli e grandi interventi
- acquisto di dispositivi medici (inclusi occhiali, apparecchi dentali e protesi ortodonziali)
e andando ad analizzare il trend dell’ultimo quinquennio è evidente che la spesa per visite mediche e accertamenti periodici è in continuo aumento.
Il dato più sconcertante dell’analisi condotta dall’ISTAT è che la maggior parte degli intervistati si è detta impossibilitata a ridurre in alcun modo le spese relative alle cure mediche e alla prevenzione.
Le strutture pubbliche sono in affanno e i cittadini si rivolgono ai Privati (a Pagamento)
Le strutture sanitarie pubbliche non sono in grado di far fronte con la necessaria tempestività alle esigenze dei pazienti, le liste d’attesa si allungano a dismisura e chi ha urgente bisogno di cure e di prevenzione è costretto a rivolgersi al settore privato. La prima conseguenza di tutto ciò è che l’assistenza sanitaria vada a pesare in misura sempre maggiore sul bilancio famigliare.
Tutto ciò dipende dalle serie difficoltà in cui si trova ormai da diversi anni il Servizio Sanitario Nazionale, difficoltà che sono andate drammaticamente accentuandosi con l’imperversare della pandemia da Covid-19.
La conseguenza principale di questa situazione è che quando una famiglia non può permettersi di accedere al settore privato, per via dei costi maggiori, rinunci alle cure e alle visite specialistiche.
Spese mediche delle famiglie: a cosa si rinuncia più spesso?
I report ISTAT (il primo espressamente dedicato alla sanità risale al 2016) sono utili anche per capire com’è composta la spesa sanitaria degli Italiani. Grazie ad essi, sappiamo ad esempio, che la maggior parte delle spese sostenute dalle famiglie per la salute riguarda l’assistenza per la cura e la riabilitazione, seguono a ruota le spese per l’acquisto di medicinali e di altri dispositivi medici. Un ruolo importantissimo, inoltre, è svolto dagli esami diagnostici.
Da questi report, così come da altre ricerche condotte da soggetti diversi dall’ISTAT, emerge un altro dato davvero preoccupante. Moltissimi sono coloro che rinunciano alle cure per mancanza di soldi, addirittura quasi un italiano su due.
In questo caso, gli ambiti nei quali si rinuncia più frequentemente alle cure, sono i seguenti:
- le cure odontoiatriche
- le cure oftalmiche
- la riabilitazione
- le cure ortopediche
- le cure dell’udito
E’ fondamentale sottolineare, tuttavia, che la rinuncia alle visite mediche e la rinuncia alle cure non guarisce dalle patologie.
Come conseguenza diretta, un risparmio iniziale spesso si traduce in un aggravio delle malattie, con maggiori spese in un secondo momento. E, purtroppo, capita sempre più di frequente che le famiglie ricorrano a banche ed istituti di credito (quando va bene) per finanziare le cure mediche, indebitandosi pesantemente con conseguenze addirittura peggiori sulla gestione delle finanze della famiglia.
La situazione è dunque tanto grave da indurre le famiglie a rinunciare a parte delle cure o ad indebitarsi per le spese sanitarie?
L’alternativa per la Salvezza: una copertura sanitaria integrativa!
In realtà, per sfuggire a quello che sembra un trend senza ritorno, visti i tagli continui alla Sanità, esiste un’unica via: il ricorso alla sanità integrativa. In questo senso, la sanità integrativa svolge sempre più il ruolo di pilastro davvero essenziale per far sì che l’assistenza sanitaria sia assicurata a tutti.
In modo particolare, l’assistenza integrativa di tipo mutualistico, ha tutte le caratteristiche necessarie per svolgere questo ruolo al meglio.
Mutue Sanitarie: cosa sono e perché convengono?
Come abbiamo già spiegato in altri approfondimenti dedicati, ricordiamo che le Società di Mutuo Soccorso, conosciute anche come Mutue Sanitarie, sono delle società senza scopo di lucro, strutturate per aiutare i propri soci a coprire le spese sanitarie ordinarie e straordinarie, consentendo facilmente l’accesso alle cure presso le strutture private, senza dissanguarsi.
A differenza delle assicurazioni tradizionali, le mutue offrono maggiori garanzie:
- la società non può recedere dal contratto quando si aggravano le condizioni di salute
- i rimborsi riguardano sia le strutture private convenzionate che le prestazioni erogate con il SSN
- garantiscono coperture anche per occhiali e protesi dentali (quasi sempre escluse nelle polizze sanitarie delle assicurazioni tradizionali)
Per valutare i benefici di una copertura sanitaria integrativa per te e la tua famiglia, verifica la convenienza delle coperture sanitarie integrative, compila il form e un nostro esperto ti aiuterà nella scelta della soluzione più adatta alle tue esigenze.
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